COMUNITA' E SOCIETA'
La sociologia nasce come disciplina finalizzata a
comprendere, spiegare e aiutare a governare le trasformazioni legate, in
Europa, alla società industriale, chiamata oggi società moderna. La differenza
tra la società moderna e le precedenti forme di collettività è molto evidente,
infatti si pensa che prima della società industriale le persone avessero
esperienze di vita molto più vicine al concetto di comunità, ovvero una
collettività all'interno della quale i rapporti sono caratterizzati da un alto
livello di intimità personale, legami profondi e da un impegno reciproco di chi
ne fa parte. La comunità quindi, a differenza della società, è un contesto
sociale caratterizzato da una forte coesione interpersonale. Con il
razionalismo e l'illuminismo l'idea di comunità viene però messa in
discussione, infatti si pone al centro dell'attenzione il singolo e si comincia
a pensare che la facoltà umana di agire e pensare razionalmente debba diventare
un nuovo collante sociale in grado di far andare d'accordo persone appartenenti
a comunità diverse. La solidarietà meccanica (mondo pre-industriale) in cui gli
individui si assomigliavano, si conoscevano e svolgevano gli stessi lavori,
lascia spazio alla solidarietà organica
(società industriale) in cui le persone svolgono professioni differenti
e ci sono vari aspetti di differenza e complementarietà che rendono la
collettività coesa. La vita delle persone con la nascita della società moderna
si è modificata molto: la vita individuale e sempre più amministrata dalla
collettività che coincide maggiormente con lo stato, quindi con norme, leggi e
comportamenti sancite da organizzazioni impersonali e attuate da persone
sconosciute. In conclusione possiamo dunque affermare che la società moderna è
basata sulla razionalizzazione e l'individualizzazione della vita.
LA RAZIONALIZZAZIONE
La
razionalizzazione del lavoro avvenne verso la fine del 1800, grazie al
contributo di Taylor, un ingegnere ed imprenditore statunitense. Egli elaborò
una concezione scientifica del lavoro che riconobbe la necessità di
un'istruzione al lavoro e una distinzione tra le figure direttive e quelle
esecutive. Questi principi
vanno a costituire una società burocratica, seguendo una logica pere scopo e
scegliendo i mezzi minuziosamente. Così lo Stato si dota di funzionari
competenti a questi scopi e di gerarchie di comando. Dunque, il
processo di razionalizzazione, si caratterizza in primo luogo da una formazione
di linguaggi capibili da tutti. Infatti, i linguaggi della razionalizzazione
sono universali. In secondo luogo vi è la pretesa di migliore l'efficacia e
l'efficienza delle azioni, attraverso l'adozione di tecniche senza nuove. Inoltre, il
razionalismo rende le azioni imperiali: è l'essere umano a doversi adattare
alle azioni che vengono compiute, non viceversa.
L'INDIVIDUALIZZAZIONE
La comunità dà
al soggetto i principali punti di riferimento nel corso della vita. Quando sono
i legami di tipo societario a prevalere, l'individuo è costretto a pensare a sé
stesso e scegliere da solo il proprio destino. Questo processo è ciò che
chiamiamo processo di individualizzazione. Per raffigurare graficamente
l'individualizzazione, Georg Simmel ha utilizzato il concetto di cerchia
sociale Egli rappresentò la tipica disposizione delle cerchie sociali
all'interno di una comunità. Il cerchio più interno raffigurava l'individuo,
quello continuo la famiglia e così via, fino a comprendere entità sempre più
vaste. La cerchia più piccola è sempre compresa in quella più grande. Ciò
significa che l'individuo è totalmente integrato in ciascuna delle sfere a cui
appartiene. Nel secondo grafico Simmel rappresentò la società nella quale i
cerchi non sono più concentrici, ma si intersecano e l'individuo è nel punto di
intersezione. Questo significa che l'individuo sperimenta modi di vivere
autonomi l'uno rispetto all'altro. Questo lo porta a godere di una maggiore
libertà personale. Quando parliamo di individualizzazione viene intesa come
autodeterminazione del singolo: compie delle scelte che influenzano il corso
della vita. Da un diverso punto di vista l'individualizzazione coincide con
l'autonomia morale, ovvero la capacità di esprimere un giudizio personale
intorno al bene e al male. Infine la responsabilità di ciò che si fa.
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