SOCIOLOGIA: Laboratorio delle competenze

 INTERNET: pro e contro

Internet non è più considerato un semplice “mezzo di comunicazione”, ma un nuovo ambiente, virtuale, che potenzia quello fisico permettendo varie tipologie di comunicazione. Questo fenomeno ha suscitato un dibattito molto acceso che vede contrapposti “Cyber utopisti” e “Cyber critici”. Qui di seguito due brevi citazioni tratte dalle conferenze di celebri studiosi dei nuovi media: Clay Shirky e Evgeny Morozov.

Come il Surplas Cognitivo cambierà il mondo

Ciò che Okolloh ha fatto non sarebbe stato possibile senza tecnologia digitale. Ciò che Okolloh ha fatto non sarebbe stato possibile senza generosità umana. […] Questa è la risorsa di cui sto parlando. La chiamo “Surplas Cognitivo”. Rappresenta l’abilità della popolazione mondiale di contribuire volontariamente e collaborar e a grandi progetti a volte anche globali. […] Al mondo ci sono più di 1 milione di miliardi di ore l’anno di tempo libero per impegnarsi in progetti comuni. Questo tempo libero esisteva anche nel secolo XX.

[…] Il panorama mediatico del XX secolo è stato bravo ad aiutare la gente a consumare. E come risultato, siamo diventati bravissimi a consumare.ma ora che ci sono stati dati gli strumenti mediatici, Internet, i cellulari, che ci fanno fare di più che Consumare, stiamo vedendo che le persone non erano pantofolaio e perché volevano esserlo. Eravamo pantofolai perché quella era la sola opportunità che ci era data. Certo, ci piace ancora consumare.ma sembra che ci piaccia anche a creare, e condividere.

Come Internet aiuta le dittature

I cyber utopisti dicevano che, come i fax e le fotocopiatrici negli anni Ottanta, i blog e i social network avrebbero radicalmente cambiato l’economia della protesta. Quindi, la gente si sarebbe inevitabilmente ribellata. Per farla breve, l’assunto finora è stato che dando abbastanza connettività alle persone, dando loro abbastanza mezzi inevitabilmente a ciò sarebbe seguita la democrazia.

[…] Il punto qui è che portando online il remoto villaggio russo, quel che conduce la gente verso internet non saranno i report di Human Rights Watch. Saranno la pornografia, Sex and the City, o magari il poter guardare video divertenti di gatti. Questa cosa si deve riconoscere.

(E. Morozov, www.ted.com, settembre 2009)

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